Il 7 gennaio 2018, alle ore 23,15, dopo quasi due lunghi anni di lotta contro il cancro, il mio angelo, l’Amore mio grande, mio marito Silvano mi ha lasciato, per sempre.

A nulla sono valse cure, speranze e buoni propositi in una guarigione che non c’è stata. Ecco il perché del mio silenzio e della mia assenza. Ho bisogno di tempo, ho bisogno di riflettere, ho bisogno di fare pace con il mondo prima di poter tornare a fare quello che facevo prima. La fotografia, la mia passione più grande, il mio lavoro, la cosa che forse più univa me e Silvano sembra, adesso, sia diventata la mia più acerrima nemica.

Dopo la sua morte, spinta come da un fiume in piena di sensazioni ed emozioni, di cose non dette e tenute nascoste in fondo al cuore, ho iniziato a scrivere sul mio profilo Facebook personale.  Ho iniziato a parlare di quanto il cancro sia una malattia pericolosa, di quanto oggi, si tenda, tramite slogan e servizi sensazionalistici sui giornali a creare speranze a volte improbabili.

Io e Silvano ci avevamo creduto, anche noi, in una guarigione veloce e “facile”. “Hai un piccolo tumore, guarirai” ci dissero. Dopo due anni di battaglie vinte, poi perse, vinte e poi nuovamente perse, mio marito, l’amore mio, adesso è sepolto in una fredda bara ed io passo le mie ore, davanti a lui, a piangere, chiedendomi perché.

Parlare di Silvano mi ha fatto sentire meno sola, perché in tanti hanno vissuto e, ahimè, stanno vivendo  il calvario che io ed il mio grande amore abbiamo passato. Ho capito che sto “meglio” e poi, come sarebbe bello se, grazie alla testimonianza della vita di Silvano, le persone capissero e posassero le maledette sigarette che mi hanno portato via il mio amore grande.

Così il fiume di dolore che provo, grazie a Facebook, ha trovato un mare di emozioni in cui sfociare ed ho capito, tramite i tanti messaggi privati che mi sono arrivati, scrivendo giorno per giorno, che è giunto il momento di parlare di questo dolore anche fuori dal social network.

Quindi non so quando e come inizierò di nuovo a scattare foto, ora che non ho più l’ amore mio ad aiutarmi, che mi porta lo zaino con gli attrezzi del mestiere e che controlla, prima di andare via dai set, se ho lasciato in giro filtri o obiettivi. Non lo so.

ciao amore mio

Quello che so è che adesso sento il bisogno di scrivere e così farò, ma lo farò fuori da Facebook, in un blog che ho deciso di chiamare “Il nostro amore oltre il cancro”, un luogo virtuale accessibile a tutti, non solo ai miei amici, un blog che sarà per me una terapia.

Una lunga lettera d’amore dedicata a chi sta lottando contro il cancro, per chi lo ha sconfitto, per chi purtroppo non c’è più ma sopratutto sarà una lunga  lettera d’amore per mio marito, per  Silvano, il mio piccolo grande guerriero che fino all’ultimo ha lottato per me e per il nostro grande amore.

Grazie amore mio per avermi amato cosi’ tanto, grazie per avermi donato tutto te stesso, grazie per avermi supportato nel mio lavoro e di aver creduto in me fin dal primo momento. Grazie per essere stato quello che sei stato, fino all’ultimo secondo della tua vita.

“Mi hai regalato un per sempre dentro un numero finito, e di questo ti sono grata”*

Ciao Silvano, ciao amore mio. Un giorno ci ritroveremo per non separaci, mai più. Ti amo tanto. Tua per sempre.

Ilaria

*Frase tratta dal libro di John Green “colpa delle stelle”