La composizione di una fotografia, la sua struttura, è ben riuscita quando il contenuto dell’immagine stessa risulta gradevole e convincente, qualunque sia il soggetto ritratto.

Per ottenere una buona composizione fotografica è necessario eliminare il disordine attorno ai vari elementi, a meno che questa confusione non contribuisca a rendere interessante il risultato. La corretta composizione di una fotografia è importante quanto la qualità tecnica della stessa. Capacità, come già ripetuto più volte, che si acquisiscono solo con il tempo e l’esperienza.

L’acquisizione di un’immagine implica un sapiente utilizzo delle linee, degli spazi, delle forme, del colore, della luce, delle ombre in modo tale che interagiscano tra loro in una sorta di calibrata armonia. La composizione è una peculiarità che la fotografia ha in comune con il disegno, la pittura, in generale con le arti figurative; la differenza però è che una foto deve essere “colta immediatamente”.

In principio si faranno errori grossolani, come tagliare la punta di un piede oppure un fiore che spunta dalla testa di qualcuno, è tutto normale. Con la pratica, nel tempo, è possibile riuscire a capire quando un’immagine funziona oppure no. Quando una foto che non segue i principi della composizione è comunque bella oppure se si tratta solo di una fotografia da cestinare. Per rompere le regole è sempre necessario conoscerle.

Composizione fotografica

Se il soggetto lo permette è una buona norma effettuare vari scatti. Con varie immagini, da diverse angolazioni, si ha la possibilità di semplificare o valorizzarne gli elementi, di effettuare una ricerca su cosa quella foto intende esprimere. Muovere il corpo è fondamentale, piccoli spostamenti possono avere un enorme impatto sulla composizione. Siamo noi a dover andare incontro al soggetto, a studiarlo, a conquistarlo, non viceversa. La composizione fotografica deve inoltre enfatizzare il tema e lo stile dell’autore, deve aiutare il pubblico nella lettura dell’immagine.

Ogni foto necessita di decisioni immediate, la scelta del punto di ripresa, il momento giusto in cui effettuare lo scatto, per questo l’allenamento dell’occhio, nel comporre è il primo passo, forse uno dei più importanti, per iniziare a scattare non solo immagini belle ma soprattutto immagini buone, che funzionano. 

Alcuni fotografi come Garry Winogrand sono apprezzati per le loro immagini dalle composizioni eccentriche, non convenzionali. Henri Cartier Bresson, che non ha bisogno di nessuna presentazione, invece, era un perfezionista della composizione, capace di attendere ore per realizzare la foto perfetta.

composizione griglie

 

 

La composizione fotografica

Il compito di realizzare immagini ispirate alla fotografia di moda del secolo scorso mi fu affidato durante il mio anno di studio all’accademia fotografica. Da quelle immagini ho estrapolato questo esempio che vorrei analizzare.

La foto rappresenta la fotografia di moda del decennio ’60/’70, quando l’abbigliamento era fortemente ispirato dalla figura della first lady americana Jacqueline Kennedy poi Onassis. Le pellicole utilizzate erano in bianco e nero. Le immagini necessitavano di forti contrasti. Il centro della composizione fotografica è impegnato principalmente dall’abito chiaro su sfondo scuro.

All’interno della griglia si può notare il collegamento tra l’occhio del cane e l’occhio della modella tramite una linea verticale che passa attraverso il laccio del collare, il braccio ed infine il busto della indossatrice. L’effetto centralizzato è voluto. Indirizza lo sguardo sull’elemento da evidenziare: l’abito.

Ho scelto questa immagine perché trasmette eleganza, il bianco e la semplicità del vestito mi hanno consentito di effettuare uno scatto di taglio, inusuale per una foto di moda. All’epoca, questa fotografia, insieme alle altre del portfolio, fu giudicata (dal mio insegnante) una “foto che funziona”.